Tarcisio Bertone si è rifatto l’attico con i soldi dei bambini poveri? La denuncia in un libro | NanoPress
4 Novembre 2015nanopress.it – Tarcisio Bertone si è rifatto l’attico con i soldi dei bambini poveri? La denuncia in un libro. – Di Kati Irrente
L’attico del cardinale Tarcisio Bertone è stato ristrutturato con i soldi destinati ai bambini poveri? Il giornalista dell’Espresso Emiliano Fittipaldi ha racchiuso nel suo nuovo libro dal titolo ”Avarizia” tutte i recenti scandali finanziari avvenuti in Vaticano. Si raccontano storie che sembrano impossibili, ma invece sono definite autentiche, dovute a un importante e lungo studio di una serie di documenti ufficiali e riservati. Tra gli stralci del libro che sono stati resi noti in anteprima ci sono alcuni passaggi davvero inquietanti, come quando si citano ”ricchezze sterminate, proprietà immobiliari per quattro miliardi di euro, e offerte per la beneficenza che non vengono spese per i bambini più poveri” ma accumulate in conti e investimenti, o per le necessità dei monsignori.
L’attico costruito coi soldi dei bambini poveriUno degli argomenti più controversi trattati nel libro sono i soldi del Bambin Gesù, o meglio della ”fondazione controllata, nata nel 2008 per raccogliere denaro per i piccoli pazienti. Gli investigatori della società di revisione PricewaterhouseCoopers (PwC) nella bozza del rapporto consegnata al Vaticano il 21 marzo 2014 dedicano alla onlus italiana con sede in Vaticano alcuni passaggi della loro due diligence. Nel focus si evidenzia l’affitto di un elicottero, nel febbraio 2012, per la bellezza di 23 mila e 800 euro. Pagati sull’unghia dalla fondazione Bambin Gesù a una società di charter per trasportare monsignor Bertone dal Vaticano alla Basilicata per alcune attività di marketing svolte per conto dell’ospedale”. Ma c’è un’altra spesa della fondazione non pubblicata sul rapporto PwC che è molto più imbarazzante. Si tratta del pagamento dei lavori della nuova casa di Bertone a palazzo San Carlo.
La fondazione, definita da PwC come “un veicolo per la raccolta di fondi volti a sostenere l’assistenza, la ricerca e le attività umanitarie del Bambin Gesù” ha saldato le fatture dei lavori per un totale di circa 200mila euro, pagati all’azienda Castelli Real Estate dell’imprenditore Gianantonio Bandera. Bertone ha poi risposto a Fittipaldi precisando: ”rispondo che il sottoscritto ha versato al medesimo governatorato la somma richiesta come mio contributo ai lavori di ristrutturazione. Non ho nulla a che vedere con altre vicende”. Ma a questo proposito Giuseppe Profiti, fino al 2015 presidente sia del Bambin Gesù che del consiglio direttivo dell’omonima fondazione, conferma invece la spesa autorizzata a favore dell’appartamento di Bertone, che pure fu criticato per la sua ampia metratura. Il pagamento sarebbe stato giustificato dal fatto che la fondazione avrebbe poi potuto contare sull’abitazione per finalità “istituzionali”. Profiti ha infatti confermato all’autore dell’inchiesta: ”È vero: con i soldi stanziati da noi è stata ristrutturata una parte della casa di Bertone. Cercando di ottenere in cambio la disponibilità di potere mettere a disposizione l’appartamento”.