Nuova offensiva di Matteo Salvini sull’immigrazione. A Milano, il leader leghista spinge se possibile ancora più in là l’asticella di quello che si consente a un esponente politico quando spiega che l’arrivo di profughi e altri immigrati «sta provocando un genocidio degli italiani». Una bordata che difficilmente Stefano Parisi, candidato sindaco sostenuto dal Carroccio, potrà ignorare.
Salvini sceglie una location insolita all’inizio del viale di fronte alla stazione centrale, ormai da tempo luogo di transito (e in certi momenti di accoglienza) delle ultime ondate migratorie. Sotto una pioggia a tratti torrenziali rilancia come obiettivo principe della Lega «l’immigrazione zero», non senza dare del «giulivo» al ministro degli Interni Alfano.
E si dice convinto che in Europa «sia in atto un genocidio, una sostituzione di popoli». La vittime insomma sarebbero gli europei, una beffa per le vittime che proprio in questi giorni si contano in mare tra i migranti.