INPS, lavoro: senza incentivi contributivi, crollano i nuovi contratti. La battaglia del PD contro la realtà
19 Maggio 2016L’INPS ha pubblicato i dati dell’Osservatorio sul precariato che registrano i nuovi contratti di lavoro attivati nel periodo gennaio-marzo. Rispetto al 2015 i nuovi contratti a tempo indeterminato sono risultati in calo del 12,9%; crescita stabile per contratti a tempo determinato e per quelli di apprendistato e boom dei voucher lavoro. La quota di contratti stabili è inferiori a quella del 2014, ma il PD sostiene che il Jobs act “ha ridato centralità al contratto a tempo indeterminato”.
Cerchiamo di fare chiarezza una volta per tutte.
Dati INPS sui contratti di lavoro gennaio-marzo 2016
Nel periodo gennaio-marzo le assunzioni sono risultate 1.188.000, con una riduzione di 176.000 unità rispetto al corrispondente periodo del 2015 registrando un calo del -12,9%.
“Questo rallentamento – specifica l’INPS nel suo comunicato – ha coinvolto essenzialmente i contratti a tempo indeterminato: –162.000, pari a -33,4% sul primo trimestre 2015. Il calo è da ricondurre al forte incremento delle assunzioni a tempo indeterminato registrato nel 2015 in corrispondenza dell’introduzione degli incentivi legati all’esonero contributivo triennale. Analoghe considerazioni possono essere sviluppate in relazione alla contrazione del flusso di trasformazioni a tempo indeterminato (-31,4%)”.