Non solo Parma e Livorno, ecco tutti i guai dei Comuni 5Stelle

13 Maggio 2016 0 Di ken sharo

Gli indagati sono due, e nei Comuni più importanti. Ma i guai targati 5stelle, nelle amministrazioni guidate dai grillini, sono un po’ ovunque. I casi più eclatanti riguardano Livorno e Parma. A distanza di cinque giorni, dopo l’avviso di garanzia per concorso in bancarotta fraudolenta arrivato al sindaco di Livorno Filippo Nogarin, ecco che Federico Pizzarotti, il primo pentastellato a guidare una città importante e a diventare il simbolo della nuova politica dell’ “onestà-onestà-onestà”, riceve a sua volta una comunicazione giudiziaria per un presunto abuso d’ufficio legato alle nomine del Teatro Regio di Parma. A dare uno scossone alla politica pentastellata territoriale non ci sono solo le difficoltà giudiziarie, che mettono in imbarazzo i grillini davanti al loro regolamento che prevede l’equazione “avviso di garanzia uguale dimissioni”, ma anche problemi politici.

Su 17 città amministrate, già tre hanno perso il marchio M5S. La prima a saltare è stata quella di Comacchio, con il sindaco Marco Fabbri cacciato per essersi candidato alla Provincia. A seguire è scoppiato il caso Gela, con l’espulsione del sindaco Domenico Messinese per non essersi tagliato lo stipendio e aver avallato il protocollo d’intesa con l’Eni. Infine agli onori della cronaca è arrivato Quarto con il primo cittadino Rosa Capuozzo, prima difesa a spada tratta dal Direttorio e da Beppe Grillo e poi scaricata. Nel piccolo Comune campano tutto iniziò con un ex consigliere grillino, colui che ottenne più preferenze, indagato per voto di scambio e tentata estorsione nei confronti del sindaco, ricattata per un abuso edilizio. Insomma, tra un tira e molla, Capuozzo viene ascoltata anche in commissione Antimafia. Prima i vertici le chiedono di dimettersi ma lei si rifiuta, poi la cacciano per non aver rispettato l’ordine e non aver denunciato per tempo le minacce che stava subendo.

Di opacità si è parlato molto a proposito di Pomezia, dove il sindaco M5S Fabio Fucci ha prorogato l’appalto per la gestione dei rifiuti e la pulizia urbana tra il Comune e il Consorzio nazionale servizi e la sua affiliata “Formula ambiente”. Formula ambiente è una società “partecipata” della Coop 29 giugno di Salvatore Buzzi, prima per il 49 per cento, poi per il 29 per cento. E nel suo consiglio di amministrazione sedeva Alessandra Garrone, compagna di Buzzi. Il quale era nel consiglio di sorveglianza del Consorzio nazionale servizi. Un ruolo cruciale nel sistema di Mafia capitale, come si legge nelle carte dell’inchiesta. Fucci allora si difese dicendo che “la cooperativa legata a Buzzi è stata estromessa dal consorzio Formula Ambiente”.

Si arriva quindi in Sicilia, dove i 5Stelle hanno fatto il boom alle elezioni politiche, hanno vinto in tre Comuni e sognano di conquistare la Regione. Qui c’è il caso Gela, già citato, ma c’è anche il nodo Ragusa, la prima città conquistata dal Movimento nell’isola. Il sindaco Federico Piccitto e la sua Giunta avevano deciso di farsi riconoscere un ritocco dello stipendio sotto forma di adeguamento Istat. Ovviamente sono scoppiate forti polemiche con gli attivisti locali che hanno chiesto ai vertici del Movimento di sospendere il sindaco. Non solo, in quasi tre anni di amministrazione, tre consiglieri hanno lasciato la maggioranza e due assessori si sono dimessi. L’assessore alla Cultura Stefania Campo ha lasciato l’incarico dopo essere stata accusata dalle opposizioni di avere favorito il marito, assunto da una ditta appaltatrice di un servizio in convenzione con il Comune. Lei si è difesa dicendo che era “tutto falso” e che le accuse erano “strumentali” poiché il marito lavorava già nella società che svolgeva il servizio e il bando prevedeva la riassunzione del personale. Sta di fatto che ha lasciato l’assessorato e ci sono voluti mesi per sostituirla. Anche Salvatore Martorana, con delegata al Bilancio, si è dimesso dopo che il gruppo consiliare a cui lui faceva ha scaricato il sindaco. A Bagheria il sindaco e un assessore hanno fatto scandalo per case abusive riprese dalle Iene.

In Sardegna, a Porto Torres, la capogruppo è stata espulsa perché fidanzata con un giornalista nemico: “Volevano che lasciassi il mio compagno”, ha detto Paola Conticelli. Ma anche il sindaco Sean Christian Wheeler, detto “l’americano”, è finito al centro di interrogazione parlamentare presentata da Sel per aver dato il via libera a delle esercitazioni militari nell’area industraile Synfial. In campagna elettorale aveva promesso il risanamento di una delle aree più inquinate della Sardegna. Problemi economici invece per Civitavecchia, Comune a rischio dissesto, dove il sindaco Antonio Cozzolino, mesi fa, ha aumentato le tasse portando Irpef e Imu ai massimi livelli. E inoltre aveva fatto richiesta di sospensione di tutti gli esponenti dell’opposizione, dopo che questi avevano presentato una diffida contro di lui in merito a una gara d’appalto.

Quindi, tra conti che non tornano, maggioranze che scricchiolano, regole 5Stelle non rispettate e avvisi di garanzia, in questa campagna elettorale per conquistare sopratutto Roma, la differenza tra propaganda e amministrazione si fa sentire.

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