Pannella, l’ultimo saluto laico: lacrime e applausi. Bonino: “Alcuni omaggi puzzano di ipocrisia” – Repubblica.it
21 Maggio 2016La cerimonia a Roma: sul palco anche i detenuti di Rebibbia. Poi la salma torna a Teramo per la sepoltura. Nella città d’origine l’addio sulle note di musica zigana.
di PIERA MATTEUCCI
ROMA – Roma saluta Marco Pannella, il leader radicale morto il 19 maggio nella Capitale. La cerimonia laica in Piazza Navona, con i saluti pubblici della città e della politica, è iniziata nel primo pomeriggio. Lacrime e applausi hanno accolto il feretro, accompagnato da centinaia di persone, nella piazza dove hanno risuonato le note del Requiem di Mozart e dove campeggia una foto di Pannella che ‘dice’ “a subito”. Tutti riuniti gli amici di Pannella, da Emma Bonino a Sergio D’Elia, da Rita Bernardini alla compagna Mirella Parachini.
Fiori e saluti. Per l’addio al leader dei radicali, è stato allestito un palco ‘fiorito’ dalle corone delle istituzioni, ma non solo. Colpisce quella dei detenuti di Rebibbia, viste le tante battaglie di marco Pannella e dei radicali per i diritti dei carcerati. Molti gli interventi in programma. Sul palco è salito anche il candidato sindaco del Pd, Roberto Giachetti. Poi è toccato a Rita Bernardini, che ha ricordato come proprio a Piazza Navona si tennero le grandi manifestazioni delle lotte di Pannella e dei radicali: “Non possiamo mollare le sue battaglie. Sarà difficile essere alla sua altezza, ma ci proveremo, con i nostri corpi e la non violenza”, ha detto. Poi, sul maxischermo, le immagini che riassumono la vita politica di Pannella.
Sul palco i detenuti di Rebibbia. In piazza anche una delegazione di detenuti nel carcere romano, invitati a salire insieme agli altri sul palco.
Bonino: “Alcuni omaggi puzzano di ipocrisia”. Acclamata dai presenti, Emma Bonino ha preso la parola dal palco e si è tolta qualche sassolino dalle scarpe: Marco Pannella, ha detto, “è stato soprattutto irriso, deriso, quando non vilipeso e penso che alcuni omaggi postumi puzzano di ipocrisia lontano un miglio”. Ma l’ex ministro degli Esteri lascia aperta la porta a chi ha cambiato idea: “Benvenuti se vi siete ricreduti, ma il modo migliore per onorarlo è fare più attenzione alle battaglie che aveva e che abbiamo in corso”. E ha ricordato l’impegno del compagno di mille battaglie all’interno del partito Radicale: “Oggi avete conosciuto meglio Pannella. Marco è stato la battaglia per il divorzio e l’aborto. Questo, ma anche molto di più”, ha detto citando la battaglia per le guerre jugoslavie. Poi, ai più giovani, ha ricordato: “negli Anni ’80, gli anni della Milano ‘da bere’ ci siamo battuti contro l’esplosione del debito pubblico, perché sarebbe ricaduto su di voi”
Infine, ha sottolineato quello che per Pannella è stato la politica: “impegno gioioso non come affari o come martirio, la politica come scelta di impegno”. E ha incitato a continuare a combattere perché si realizzi il sogno di Pannella degli Stati Uniti d’Europa.
In fila per l’addio. La salma ieri alla Camera era stata collocata nella Sala Aldo Moro e c’è stata una fila lunghissima per tutto il pomeriggio con la presenza dei vertici dei Radicali. Poi per la veglia notturna è stata portata nella sede dei Radicali in via Torre Argentina 76, da dove parte un corteo alla volta di Piazza Navona. Dall’una di notte di domenica fino alle 15 camera ardente al comune di Teramo. Alle 16 tumulazione nel cimitero della città dove Pannella è nato.
Pannella, il funerale laico in piazza Navona a Roma – La diretta
I ricordi. Continuano, intanto, dopo quelle sui social, le manifestazioni di cordoglio e i ricordi della gente comune e del mondo della politica. “Ricordare Marco Pannella è doveroso visto che stiamo raccogliendo le firme per un referendum. Oggi siamo tutti un po’ più tristi: ci mancheranno il suo contributo, anche critico, e la sua capacità di sollevare temi in anticipo sui tempi, pioneristici, nel nostro paese”, ha detto il ministro alle Riforme Maria Elena Boschi, a Reggio Emilia per un convegno.
Anche la candidata di Frateli d’Italia per la corsa al Campidoglio, Giorgia Meloni, dedica un pensiero a Pannella, dottolineando la sua libertà: “Pannella non aveva padroni. Una persona che ha sempre detto quello che pensava e che non ha mai dovuto rendere conto a nessuno che non fosse se stesso e la gente che lo seguiva. Una persona che non ha mai mandato a dire, che non ha mai avuto paura di dire le cose come stavano. Da questo punto di vista lo considero, mi piacerebbe dire simile a me, ma sicuramente un punto di riferimento, pur non avendo condiviso l’80% delle cose che Pannella diceva. Però ho condiviso la libertà con cui le diceva, la considero purtroppo una dote molto rara nella politica di oggi quindi l’Italia perde sicuramente una voce libera”.
La musica rom per l’addio a Teramo. Ci sarà musica zigana a salutare Marco Pannella, durante la cerimonia in Abruzzo. Alexian Santino Spinelli, musicista e compositore nonché insegnante di cultura Romanì all’Università di Chieti, domenica, così come era desiderio del leader radicale, darà l’ultimo saluto all’amico Marco, suonando per lui. “Io e Pannella eravamo legati da autentica amicizia. Un legame – racconta Spinelli – che derivava anche dalla sua capacità di dare voce a chi non l’aveva. Ha lasciato detto agli amici che avrebbe voluto essere salutato con la nostra musica che a lui piaceva tanto”. Il musicista rom e Pannella si conoscevano da tanto tempo.