Pier Luigi Bersani attacca Maria Elena Boschi: “Chi si crede di essere? Come si permette di dare pagelle ai partigiani?”
22 Maggio 2016“Come si permette la ministra Boschi di distinguere tra partigiani veri e partigiani finti? Chi crede di essere? Siamo forse già arrivati a un governo che fa la supervisione dell’Anpi?È evidente che siamo a una gestione politica sconsiderata e avventurista”. Lo dice Pier Luigi Bersani, su Facebook.
“In nome di una mezza riforma del Senato – aggiunge – si rischia di creare una frattura insanabile nel mondo democratico e costituzionale. Ieri Renzi è stato alla Brembo. Spero si sia fatto dare un freno di quelli buoni. E che lo usi subito”.
“E’ chiaro che il ministro Boschi non ha conosciuto i partigiani “veri” perché i “partigiani veri” voteranno tutti per il “No”. Non consentiremo che una dama bellina storpi la Costituzione conquistata con il sangue di migliaia di partigiani. L’Anpi ha votato e ha deciso all’ unanimità (solo 3 contrari) di dire “No” alla riforma. E la nostra posizione la porteremo avanti fino in fondo”. Così il partigiano Umberto Lorenzoni, nome di battaglia “Eros”.
“Per la ministra Boschi ‘i partigiani veri voteranno Si al referendum costituzionale’. Come se anche l’Anpi fosse un covo di gufi. Perdere la memoria significa perdere anche la misura”. scrive su Twitter il capogruppo dei deputati di Sinistra Italiana Arturo Scotto.
E’ “assurda e volgare” l’idea “di dividere i partigiani veri da quelli falsi (?)”, scrive Pippo Civati, deputato di Possibile, sul suo blog.
Ma la Boschi si difende: “Vedo evidenti strumentalizzazioni di Una mia frase sui partigiani, detta durante la trasmissione in mezz’ora. Non mi sono mai sognata di dare patenti ai partigiani, né di distinguere tra i partigiani veri o meno veri”, afferma in una nota.
“Ho solo detto – aggiunge – che fra i partigiani che hanno combattuto la resistenza, fra chi ha fatto la guerra ce ne sono molti, come ad esempio il comandante diavolo germano nicolini, 97enne, che hanno annunciato il loro sì al referendum. Credo, insomma, che anche nell’anpi ci siano sensibilità e scelte diverse, tutte legittime e sacrosante. Si può essere contenti che alcuni dei partigiani che hanno veramente combattuto siano oggi a favore della riforma? oppure si devono inventare polemiche anche su questo? tutto qui”.