Renzi out? nei corridoi del potere non si parla d’altro, tutti temono…
17 Maggio 2016
1. NEI CORRIDOI DEL POTERE NON SI PARLA D’ALTRO. TUTTI TEMONO UN RIMPASTO. UNA CRISI. È TUTTO NASCE DALLE FRASI LASCIATE A MEZZ’ARIA DAL GIGLIO MAGICO DURANTE LE ATTESE CHE PRECEDONO IL CONSIGLIO DEI MINISTRI. SE LO ASPETTANO AL MINISTERO DELL’ECONOMIA, DELLE INFRASTRUTTURE, DEGLI ESTERI, DELLA DIFESA. MA ANCHE ALL’ANTICORRUZIONE. GIÀ PERCHÉ RAFFAELE CANTONE AVREBBE CONFIDATO CHE AD OTTOBRE, IN CASO DI CRISI SUL REFERENDUM, POTREBBE SUBENTRARE A RENZI. LO STESSO PENSIERINO L’HA FATTO PIERCARLETTO PADOAN
2. A TIRARE LE FILA DELLA “CRISI” CI SAREBBE ENRICO LETTA CON I SUOI RAPPORTI INTERNAZIONALI. ED UNA DELLE PROVE CHE SANCIRÀ LA SOPRAVVIVENZA DI RENZI SARÀ LA LIBIA
Aspirina per Dagospia
Il luogo del contagio è l’anticamera del Consiglio dei ministri. È lì che il virus ha iniziato a diffondersi ed ora contagia i gabinetti dei ministeri. Nei corridoi del potere non si parla d’altro. Tutti si aspettano (e temono) un rimpasto. Una crisi. È tutto nasce dalle frasi lasciate a mezz’aria dal Giglio Magico proprio durante le attese che precedono il consiglio dei ministri. Se lo aspettano al ministero delle Infrastrutture, dell’Economia, degli Esteri, della Difesa. Ma anche all’Autorità anticorruzione.
padoan renzi
Già perché Raffaele Cantone avrebbe confidato che ad ottobre, in caso di crisi sul referendum, anche lui potrebbe entrare in ballo per subentrare a Matteo Renzi. Un pensierino a Palazzo Chigi lo avrebbe fatto anche Piercarlo Padoan, oggi più preoccupato dalla cessione di Pjanic alla Juve che non dell’aumento dell’Iva nel 2017: come chiesto da Bruxelles. Tant’è che i suoi uomini più fidati (che poi sono gli stessi che rappresentavano il “cerchio magico” di Enrico Letta) dicono ai quattro venti che stanno cercando lavoro nel settore privato.
RENZI E LETTA ALL ASSEMBLEA NAZIONALE PD
Una mezza bugia. A tirare le fila dell’operazione “crisi” ci sarebbe proprio Enrico con i suoi rapporti internazionali. Ed una delle prove che sancirà o meno la sopravvivenza del governo Renzi sarà proprio la Libia.
Matteo ha già annusato l’aria che tira. Così bisognerà vedere se farà lui il “tagliando” al governo con un mega rimpasto, o subire gli eventi. Il tutto entro l’estate.