Riforma del Terzo Settore, secondo la Cgil si tratta di una legge senz’anima – ControLaCrisi.org
26 Maggio 2016 0 Di macwaltcontrolacrisi – Riforma del Terzo Settore, secondo la Cgil si tratta di una legge senz’anima – Autore: fabrizio salvatori
“Una riforma senz’anima”. E’ il giudizio della Cgil sulla cosiddetta riforma del terzo settore, votata ieri dalla Camera. Secondo il sindacato di Susanna Camusso, manca un disegno complessivo e il testo, “pur avendo accolto alcune osservazioni unitarie di Cgil, Cisl e Uil che ne hanno attenuato la deriva commerciale”, mantiene contraddizioni e criticità. “Si arriva alla legge dopo un confronto insufficiente, ora chiediamo che se ne avvii uno serio sui decreti attuativi”.
Per Stefano Cecconi, Responsabile Politiche della Salute, Non Autosufficienza,
Terzo Settore e Dipendenze della Cgil nazionale, indica tra le criticità la nascita della Fondazione Italia Sociale, “che rischia di incentivare un welfare filantropico senza diritti sociali esigibili, non essendo accompagnata dalla definizione del pilastro principale delle politiche sociali, cioè i Livelli Essenziali delle prestazioni adeguatamente finanziati”.
La legge ha avuto 239 voti a favore e 78 contrari, in gran parte Cinque Stelle. Ora il governo dovra’ emanare i decreti attuativi entro un anno dall’entrata in vigore della legge. E’ una delle riforme che Renzi aveva annunciato come prioritarie fin dal momento dell’insediamento ed e’ molto attesa da chi opera in questo ambito. Ecco in sintesi i punti salienti della riforma del terzo settore.
Si tratta di un testo ampio che disegna una riforma complessiva di tutto cio’ che e’ riconducibile al Terzo settore: associazionismo, volontariato, impresa sociale, cooperative sociali.
Un comparto che conta al 2011 (Istat) 300mila organizzazioni non profit che impiegano 681mila addetti e 271mila lavoratori esterni. Si calcola che produca complessivamente 64 miliardi di fatturato pari 4,3% del Pil.
La riforma mette sostanzialmente ordine nella normativa finora vigente, semplificando e puntando su trasparenza e un sistema di controllo rafforzato. Inoltre integra la disciplina del servizio civile universale.
Trattandosi di una legge delega, definisce i principi fondamentali attorno ai quali dovranno articolarsi i decreti delegati che porteranno alla creazione di una sorta di
testo unico del Terzo settore.Per quanta riguarda i numeri dei volontari, in Italia ci sono 1,7 milioni di persone che fanno volontariato all’interno delle organizzazioni di volontariato, pari al 3,2% della popolazione italiana con piu’ di 14 anni.In Italia ci sono piu’ di 44 mila associazioni, la maggior parte, il 55%, opera nel campo dell’assistenza sociale (11.812) e della sanita’ (9.098). I dati sono quelli del primo rapporto nazionale del Csvnet (Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato) del 2015 analizzano lo stato del volontariato nel
nostro paese.Anziani e minori sono le categorie primarie di utenti con il 25,4 per cento, mentre si dedicano a malati e disabili il 18 per cento delle organizzazioni. Si occupano di nomadi, immigrati o profughi il 5,7 per cento.
Al nord e nel centro si trovano oltre la meta’ delle associazioni: Lombardia, Toscana, Lazio, Piemonte, Emilia Romagna sono le regioni in cui le realta’ del volontariato sono piu’ radicate. Se pero’ si confronta il numero di abitanti con quello delle organizzazioni, sono Friuli Venezia Giulia e la Valle d’Aosta ad avere piu’ onlus.
Al sud e nelle isole si registrano, invece, le percentuali piu’ basse: rispettivamente il 17 e il 6 per cento del totale. La meta’ delle associazioni opera con meno di 16 volontari: solo il 15 per cento ha un numero superiore a 50. Per quanto riguarda i soci, ne hanno meno di 60 il 50 per cento, mentre poco piu’ del 10 per cento ha una base associativa molto estesa (oltre 500 soci). La rappresentanza legale e’ composta, per i due terzi, da uomini.
Negli ultimi sette anni il numero di nuove associazioni costituite e’ diminuito costantemente: nel 2014 si e’ registrato un meno 15 per cento rispetto all’anno precedente. Le associazioni piu’ piccole per numero di volontari e per numero di soci sono anche quelle piu’ giovani: il 50 per cento e’ stato costituito dal 2000 in poi.
Per quanta riguarda i numeri dei volontari, in Italia ci sono 1,7 milioni di persone che fanno volontariato all’interno delle organizzazioni di volontariato, pari al 3,2% della popolazione italiana con piu’ di 14 anni.
Sorgente: Riforma del Terzo Settore, secondo la Cgil si tratta di una legge senz’anima – ControLaCrisi.org
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Poeta rosso di cuore e di lotta….Taoista, antifascista e comunista libertario tendente all'Anarchia storica. Cittadino del Mondo, guerriero nel tempo