Guida rapida alle elezioni amministrative – Il Post

4 Giugno 2016 Off Di macwalt

Cartelloni elettorali affisi in vista delle prossime elezioni comunali del 5 giugno, Torino, 24 maggio 2016 (ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO)

ilpost.it – Guida rapida alle elezioni amministrativeLe cose da sapere città per città e candidato per candidato, per quelli dell’ultimo minuto.

Il prossimo 5 giugno in quasi tutti i principali comuni italiani – Roma, Milano, Torino, Napoli – e in città medio-grandi come Bologna, Latina, Rimini, Salerno, Trieste e Cagliari si voterà per eleggere il nuovo sindaco e rinnovare la composizione dei consigli comunali.

Per il primo turno si voterà domenica 5 giugno: i seggi saranno aperti dalle 7 alle 23. Per gli eventuali ballottaggi si voterà invece il 19 giugno: i ballottaggi sono previsti solo per i comuni con più di 15.000 abitanti e nel caso nessuno dei candidati sindaco raggiunga al primo turno il 50 per cento più uno dei voti.

Le cose che in generale emergono dalla situazione politica sono tre: la divisione del centrodestra, il fatto che secondo i sondaggi pochi candidati vinceranno al primo turno e infine che il Movimento 5 Stelle in molte città non abbia presentato candidati per problemi interni. Di seguito trovate tutte le informazioni per arrivare preparati e preparate al voto.

2 – Dove, come e quando si vota

Primo turno: domenica 5 giugno dalle 7 alle 23 (tranne nei comuni del Friuli-Venezia Giulia, dove i seggi saranno aperti dalle 8 alle 22). Ballottaggi eventuali: 19 giugno. possono votare tutti i cittadini italiani aventi diritto al voto residenti nei comuni dove si rinnoveranno sindaco e consiglio comunale.

Possono votare inoltre i cittadini dell’Unione Europea residenti in uno di questi comuni, purché ne abbiano fatto domanda entro il quarantesimo giorno precedente al voto. Per votare bisogna andare nella sezione elettorale del comune nella quale si è iscritti alle liste elettorali (queste informazioni si trovano sulla tessera elettorale).

Ci sono alcune eccezioni a questa regola: possono votare in una sezione diversa da quella indicata sulla tessera elettorale i rappresentati di lista ai seggi, i componenti del seggio e gli elettori con problemi di deambulazione (che potranno scegliere una sezione del loro comune senza barriere architettoniche).

Le tessere elettorali esaurite possono essere rinnovate negli uffici elettorali dei comuni di residenza, che in prossimità delle elezioni seguiranno orari di apertura straordinari: dalle 9 alle 18 nei due giorni antecedenti al voto, dalle 7 alle 23 nel giorno del voto.

3 – Roma

I candidati alle prossime elezioni sono 15. Secondo i sondaggi la candidata favorita nella capitale è Virginia Raggi del M5S, con circa il 27-30 per cento dei consensi, ma la situazione è considerata piuttosto imprevedibile. A Roma il centrosinistra ha governato dal 1993 al 2015, con una sola pausa: dal 2008 al 2013 ha governato il centrodestra, con l’amministrazione di Gianni Alemanno.

La situazione economica del comune è complicata, con un debito di circa 14 miliardi di euro; e negli ultimi anni ci sono stati una serie di scandali e inchieste giudiziarie che hanno mostrato quanto fosse opaca e scadente, come minimo, la gestione di molti settori della pubblica amministrazione e degli enti che erogano servizi fondamentali della città.

Poi c’è stata la vicenda politica di Ignazio Marino, l’ultimo sindaco della città, che si è dimesso lo scorso ottobre: secondo alcuni perché costretto dal suo stesso partito proprio perché aveva provato a risolvere i problemi di Roma, secondo altri per l’inadeguatezza dimostrata nel governare la città, secondo altri ancora perché indebolito dalle campagne organizzate contro di lui dall’opposizione con motivazioni spesso pretestuose (dalla storia della Panda a quella della carta di credito).

La candidata favorita è Virginia Raggi del M5S, che ha 37 anni, è laureata in Giurisprudenza, ha avvocato ed è consigliera comunale uscente. Il candidato del PD è Roberto Giachetti, che ha vinto le primarie all’inizio di marzo, è dato a pochi punti di distanza.

Sinistra Italiana e altre formazioni di sinistra radicale appoggiano invece il deputato ed ex vice ministro dell’Economia Stefano Fassina (prima escluso e poi riammesso dal Consiglio di Stato).

Nel centrodestra la situazione sembra essersi assestata dopo mesi di trattative, incertezze e divisioni. Forza Italia e il Nuovo Centro Destra appoggiano l’imprenditore Alfio Marchini. Ha 51 anni, si era candidato anche nel 2013 con due liste civiche e aveva ottenuto il 9,5 per cento dei voti.

La Lega Nord appoggia la candidata di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Gli altri candidati hanno poche possibilità di farcela. I programmi dei principali candidati sono tutti piuttosto generici, contengono obiettivi tanto vaghi quanto ambiziosi, e pochi dettagli sul come realizzarli.

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Sorgente: Guida rapida alle elezioni amministrative – Il Post