#MeinKampf #EdicolanteResistente: Il grande fratello è quello fascista!

12 Giugno 2016 0 Di luna_rossa

Quelli che se non vendi il mein kampf violi la libertà di opinione e poi se dici che dare del malato a un gay è omofobia ti dicono che è un’opinione. Come quella di chi dice che bisogna passare la ruspa
sulla pelle degli immigrati, o bisogna censurare i libri che parlano di rispetto dei generi contro il bullismo omofobico e sessista.

Come quella che dice che il 25 aprile e la resistenza dovrebbero essere cancellati e così, di revisionismo in revisionismo, è quasi un reato dire che per quanto abbiamo letto il mein kampf, per conoscere il nemico, non ne pubblichiamo stralci su questa pagina, sul blog, e se avessimo un giornale non lo distribuiremmo in allegato, perché prima la coscienza critica antifascista, sempre che i lettori de Il Giornale, e di questo ne dubitiamo, ce l’abbiano, e poi, solo poi, ti dico di leggere la storia. parliamo di una conoscenza della storia che non è un “e allora, le foibe?” o di un “i partigiani furono i veri stragisti”.

In questo capovolgimento semantico, spacciato per subvertising, c’è chi vuole censurare la vita della gente, di chi migra, di chi vuole amare persone dello stesso sesso, di chi vuole avere una famiglia omogenitoriale e crescere figli, di chi vuole praticare altre religioni in libertà, di chi non vuole essere solo moglie e madre e se ne frega del principio imposto della famiglia tradizionale, di chi vuole la libertà di poter evitare di fare indottrinare i figli con ore di religione, o di chi deve subire gli insulti da parte di quell@ che ti chiama assassina se solo vuoi un contraccettivo d’emergenza per prevenire gravidanze. Tutta questa gente che mina fortemente la libertà d’opinione e poi smaccatamente rivendica il diritto alla formazione di nuovi partiti di stampo fascista, con il saluto romano e la statua del duce in bella vista, oggi dice che prima che la Costituzione Italiana, la storia della Liberazione dal nazifascismo, le analisi di hannah arendt contro il totalitarismo, avremmo l’obbligo, per dirci democratici, di veicolare deliri neonazisti.

sapete che c’è? che siamo solidali con l’edicolante di Roma che ha preferito non diffonderlo. Non si parla di impedimento alla stampa e alla divulgazione, ma lui è libero di venderlo o no. Recuperate, spero, tutta questa spinta democratica quando c’è da difendere i testi che parlano di rispetto dei generi da diffondere nelle scuole. recuperatela quando c’è da difendere la libertà di culto di chi teme l’abbattimento delle moschee. recuperatela quando c’è da difendere la vita di chi viene aggredito da razzisti o da omofobi. recuperatela quando c’è da parlare di diritto delle femministe di denunciare la cultura dello stupro. poi ricordate, perché la memoria è importante, che era goebbels che obbligava chiunque a distribuire materiale nazista. Vorreste forse obbligarci, oggi, a divulgare quello che non ci piace? sottrarsi alla distribuzione è un atto di libertà e una scelta politica che in tempi di “nè destra nè sinistra”, per i campioni del rossobrunismo revisionista, ovviamente viene definita “censura”. Se pratico autodifesa, come atto culturale, non facendo da veicolo di una ideologia che invade e pervade l’Europa, ancora, non è censura, ma è lotta antifascista. Voi volete la libertà di “oppressione”, altro che la libertà di “espressione”. Ricordate anche chi è che stava rinchius@ nei campi di concentramento. chiedete ai partigiani, oggi, o a gay, ebrei, rom, donne, se hanno voglia di veicolare il delirio di hitler. breivnik, prima di ammazzare in norvegia decine e decine di persone, ha diffuso un documento che giustificava quel massacro. ditelo alle famiglie delle vittime che quel documento avrebbe valore storico. provate a dirglielo, dai. anzi proponiamolo in forze:

Sul prossimo numero de Il Giornale, in allegato, il documento programmatico di Breivnik. Che ne dite? (ovviamente è satira)

buona serata!

ps: no, non sono renziana, anzi, non voto proprio dato che sono anarchica. voltaire quella frase non l’ha mai detta né scritta. non tollero gli intolleranti. e se voi aveste letto sul serio il mein kampf sareste in grado di articolare un commento critico, invece dei soliti slogan da nazional socialisti che vogliono passare per campioni di libertà.

Nina

femminista anarchica antifascista

Sorgente: #MeinKampf #EdicolanteResistente: Il grande fratello è quello fascista! – Al di là del Buco