Merkel stoppa Londra, il fronte del sì avanza. Bruxelles in fibrillazione

16 Giugno 2016 0 Di ken sharo

Roma, 16 giu. (askanews) – Il cancelliere tedesco Angela Merkel ha sollecitato la Gran Bretagna a restare nell’Unione Europea, avvertendo che perderebbe i vecchi e nuovi vantaggi dell’Unione nel caso vincesse la ‘Brexit’ nel referendum del 23 giugno. “Qualunque cosa inerente il mercato comune e il reciproco beneficio per la Gran Bretagna e tutto il resto degli stati membri non sarebbe più disponibile per la Gran Bretagna”, ha detto Merkel. A Bruxelles, nei palazzi del potere Ue, c’è molta fibrillazione. Il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, e il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz si incontreranno il 24 giugno, all’indomani del referendum sulla Brexit, per un minisummit straordinario sulla membership europea.”Io consiglierei ai miei colleghi britannici di non farlo. Se decidono di uscire dall’Ue, inizierà un periodo di grande incertezza sia sul territorio dell’Unione che a livello internazionale”, ha detto Jean-Claude Juncker, capo dell’esecutivo europeo.”Penso che per loro sarebbe meglio decidere di non lasciare l’Ue”. Un allarme giustificato dalla diffusione degli ultimi sondaggi che danno in avanzamento il fronte del sì alla Brexit Una maggioranza di elettori britannici è favorevole all’uscita del Paese dall’Unione europea. A una settimana dal voto del 23 giugno, un sondaggio Survation rileva infatti che il 52% è a favore dell’ out”, contro il 48% per l'”in”, dopo che stamani una rilevazione Ipsos Mori indicava che il 53% è per la Brexit e il 47% contro, escludendo gli indecisi. La Federal Reserve Americana e a stretto giro la Bce hanno già ribadito che questo scenario potrebbe innescare ricadute negative sull’economia. Sulla stessa linea il Financial Times che si è schierato senza riserve contro la Brexit. Quasi a fare da contraltare a The Sun – il tabloid scandalistico controllato dal gruppo Murdoch, che si è appena dichiarato favorevole all’uscita dall’Unione europea – a il prestigioso quotidiano finanziario mette tutto il suo peso a favore della permanenza. E chiama a raccolta le imprese. Perché uscire dall’Ue “sarebbe un atto di autolesionismo gratuito”. E “prima che sia troppo tardi, i leader di impresa hanno il dovere di far sapere quale nel sarebbe il costo”. Int5

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