Torino, Renzi: “Airaudo-Landini la sinistra del no, godono a perdere”
3 Giugno 2016
Il premier: “Grazie a Fassino-Chiamparino la Fiat è nel capoluogo piemontese, hanno avuto ragione”. Il segretario dem poi se la prende con chi è contro il referendum: “Difendono la casta”. Quindi attacca la Lega: “Non prendiamo lezioni da chi ha preso la laurea in Albania”
di ALBERTO CUSTODERO
30 maggio 2016
Torino, Renzi: “Airaudo-Landini la sinistra del no, godono a perdere”
Matteo Renzi (agf)
TORINO – Matteo Renzi torna sulla polemica che da tempo contrappone Fca a Fiom. E da Torino attacca a muso duro la sinistra extra-dem che, con la candidatura a primo cittadino di Giorgio Airaudo (ex Fiom, ora di Sinistra italiana, si presenta nella lista “Torino in Comune”) ostacola nel capoluogo piemontese la vittoria al primo turno dell’uscente Piero Fassino.Renzi: “C’è una sinistra che gode a lamentarsi”. “Al compagno Giorgio Airaudo – è l’attacco del presidente del Consiglio – dico: se lui e Landini avessero avuto ragione, oggi la Fiat Chrysler non sarebbe più a Torino. Hanno avuto ragione Fassino e Chiamparino, non voi. Abbiamo avuto ragione noi, perciò la Fiat è un gruppo mondiale”. Il premier ha aggiunto: “Abbiamo rifiutato la cultura del no di una parte della sinistra e non solo: sanno dire solo cosa non va e non vogliono sporcarsi le mani perché vada meglio. C’è una sinistra che gode nel perdere e nel lamentarsi. E c’è una sinistra che prova a vincere”.
Airaudo: “Non si vota per il sindaco di Detroit”. “Qualcuno – ha replicato con ironia Giorgio Airaudo – ha avvisato Renzi che si vota per il sindaco di Torino, e non per quello di Detroit?”. “Mi
sarei aspettato – ha aggiunto il candidato di sinistra italiana – che il premier fosse andato davanti alla porta 2 di Mirafiori, e invece quelle cose le va a dire nel chiuso di un teatro”. “Grazie a coloro ‘che stavano con Marchionne senza se e senza ma’ – ha aggiunto Airaudo – a Mirafiori si sono fatti 4 anni in più di cassa integrazione, e alcuni continueranno a farla, mentre Fca le tasse le pagherà all’estero e non in italia”.
Renzi:”Piero Fassino mi chiama alle 6 del mattino per farmi cazziatoni”
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Il retroscena. Il riferimento di Renzi è alla contrapposizione tra Sergio Marchionne e la Fiom di Maurizio Landini che, a partire dal 2010, rifiuta di firmare le modifiche contrattuali introdotte negli stabilimenti italiani del Gruppo. Una battaglia che ha portato la Fiom per un certo periodo fuori dagli stabilimenti, reintegrata solo dopo una sentenza della Corte Costituzionale. All’accusa di non aver favorito gli investimenti Fca, ha immediatamente replicato Giorgio Airaudo, ex numero due della Fiom nazionale, che ha spesso accusato l’azienda di aver spostato il baricentro del Gruppo in America.Renzi contro la casta e la Lega. Matteo Renzi, arrivato in serata a Varese, se la prende prima con chi è contrario alle riforme costituzionali (“Stiamo facendo – ha detto il premier – una battaglia per ridurre il numero dei politici con il referendum: faremo vedere chi è davvero la casta, la casta sono quelli contrari”). Quindi, nella città che da 23 anni e amministrata dal Carroccio, attacca i lumbard. “Il tempo della Lega è finito”, dice. Per il premier la Lega ha dimostrato le proprie contraddizioni. “Vedo un atteggiamento schizofrenico – spiega – di quelli che parlavano male di Roma e adesso sono talmente affezionati che non li schiodi neanche con le cannonate”. D’altra parte quando il Carroccio era al potere, ricorda Renzi, “ha portato i diamanti in Tanzania e comprato la laurea in Albania ma non ha risolto i problemi. Lezioni da loro non ne prendiamo”.
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