Il BikeMi elettrico di Milano verso lo stop: i costi sono troppo alti – milano.corriere.it
29 Aprile 2017 0 Di uboot96
milano.corriere.it – Il BikeMi elettrico stacca la spina. Si va verso lo stop: costi troppo alti. Proroga di 12 mesi del contratto Atm per il trasporto pubblico locale (Tpl).
Fa eccezione il bike sharing elettrico — da un anno a singhiozzo per i ritardi nel finanziamento delle nuove batterie — che verrà prorogato di un solo mese – di Rossella Verga
Retromarcia sui tagli alle frequenze dei mezzi pubblici, ma nessun salvataggio per le linee notturne soppresse e una brutta sorpresa per i fans delle bici a pedalata assistita: il bike sharing elettrico rischia di saltare.
E arriva la stretta sull’evasione tariffaria: si pensa di chiudere le porte posteriori dei mezzi di superficie consentendo, come a Londra, l’entrata solo davanti per vigilare sul pagamento del biglietto.
Sono le principali novità illustrate ieri a Palazzo Marino dall’assessore alla Mobilità, Marco Granelli, e dal presidente di Atm, Luca Bianchi, dopo l’accordo raggiunto tra Comune e Azienda trasporti e la firma della proroga per un anno per il contratto di servizio del Tpl e dei servizi complementari: Area C, sosta e car sharing, il tutto in attesa dell’affidamento con gara o in house.
Ma i dodici mesi di proroga non riguardano invece il bike sharing elettrico, per il quale si è deciso di allungare il contratto solo di un mese.
«Stiamo facendo delle analisi sui costi e benefici — spiega Granelli — Lo consideriamo un gioiello e un’eccellenza della nostra città, ma ad oggi i costi sono molto elevati. La gestione di 1000 bici costa all’anno oltre un milione di euro e stiamo lavorando per capire le modalità migliori per offrire il servizio».
A parità di prezzo (un corrispettivo di 736 milioni di euro) viene garantito un milione di chilometri vettura in più rispetto al precedente contratto, passando da 141,8 milioni a 142,8. Per dare un’idea, segnala Bianchi, l’incremento equivale «a 10 mezzi che girano 24 ore al giorno e 365 giorni all’anno per Milano».
«A parità di risorse — sottolinea Granelli— si mettono a disposizione più servizi».In questo modo sarà possibile tornare alla situazione del 2016, precedente ai tagli introdotti in febbraio nei periodi di morbida della metropolitane e soprattutto nei giorni festivi per alcune linee di superficie. Sarà inoltre anticipato a maggio il potenziamento dei mezzi nelle periferie inizialmente previsto a fine anno.
Soddisfatti i consiglieri di maggioranza e d’opposizione: l’invito alla marcia indietro sui tagli alle frequenze era arrivato all’unanimità e ora sono tutti contenti a cominciare dal presidente della commissione Mobilità, Carlo Monguzzi. «Uno sforzo importante ma ottenibile», assicura Bianchi.E svela che il Comune avrebbe voluto uno «sconto» ben superiore. «La richiesta iniziale arrivata sul mio tavolo era di circa 35 milioni di vantaggi ulteriori», a fronte di un valore dei maggiori servizi oggi garantiti di circa 5,6 milioni (lo 0,6 per cento).
Ma le nubi sono tutte sul bike sharing elettrico. «Siamo sempre disponibili a trovare soluzioni — afferma Sergio Verrecchia di Clear Channel — ma Palazzo Marino comprenda l’efficienza del servizio». Lanciato per Expo e finanziato con 4,5 milioni di euro dal Ministero dell’Ambiente, non include solo mille bici elettriche con batteria ricaricabile (a singhiozzo da un anno e in via di sostituzione), ma anche le ultime 70 stazioni di posteggio realizzate, i software e gli hardware di gestione nonché i pannelli fotovoltaici che coprono la nuova sede BikeMi di via Messina, appena inaugurata.
Sorgente: Il BikeMi elettrico di Milano verso lo stop: i costi sono troppo alti – Corriere.it