Colombo o Riina? La confusione di Jacopo Fo – corriere della sera
15 Ottobre 2017
corriere.it – COLOMBO O RIINA? LA CONFUSIONE DI JACOPO FO Corriere della Sera – di Aldo Grasso
Cristoforo Colombo, un italiano, era un assassino, torturatore, schiavista, e bisogna rompere questa italica censura sulla verità dei fatti e insegnare ai ragazzini che di Colombo c’è da vergognarsi che fosse italiano, tale quale a Totò Riina».
Al coro degli iconoclasti americani, politicamente corretti, si aggiunge ora la voce di Jacopo Fo. Difficile spiegargli che è sempre un errore leggere la storia della fine del secolo XV, per quanto crudele ed efferata, con gli occhi di oggi.
Difficile La storia Un errore leggere la storia del XV secolo con gli occhi di oggi soprattutto perché il suo illustre padre, il premio Nobel Dario Fo, nel 1963 scrisse una commedia dal titolo «Isabella, tre caravelle e un cacciaballe» dove Colombo veniva accusato di crimini infami: ladro, assassino, mentitore, schiavista (la Rai l’ha riproposta nel 1992 in occasione delle Colombiadi!). Insomma Colombo è rappresentato come un personaggio spregevole.
Nel prologo Fo padre spiegava che Cristoforo era stato riportato a una dimensione «più umana» e lo ritraeva, assieme agli altri personaggi della commedia, con toni grotteschi, caricaturali, con un finale paradossale.
Al giullare è concessa ogni licenza. Colombo non sarà stato un santo, ma la sua determinazione ha messo in atto quel grandioso processo di trasformazione che si chiama «età moderna».
Paragonarlo a Toto Riina, definirlo «cane rognoso», come scrive Jacopo Fo, comporta solo un grosso rischio: far ricadere sui padri le colpe dei figli.