Il quadro di Tiziano usato per pagare l’idraulico di Carlo I d’Inghilterra va all’asta per 3 milioni di dollari – La Stampa

27 Gennaio 2018 0 Di luna_rossa

Usato per pagare il conto dell’idraulico. Nessuno alla corte di Carlo I d’Inghilterra si sarebbe mai sognato che dopo circa quattro secoli quel quadro di Tiziano usato come merce di scambio sarebbe valso unafortuna: all’incirca 3 milioni di dollari. Almeno è questa la stima fatta dalla casa d’aste Sotheby’s, che il prossimo 1 febbraio la aggiudicherà al miglior offerente dalla sua sede di New York.

 

Quando il sovrano venne decapitato per alto tradimento, nel 1649, l’idraulico John Embry volle esigere il pagamento di quanto dovutogli dal governo repubblicano, che spodestò il monarca. Una parcella altissima per l’epoca, di cui l’idraulico recuperò «solo» 903 sterline dell’epoca, oggi pari a 165 mila euro, più il quadro, allora valutato 100 sterline, ovvero 18 mila euro odierni.

 

 

Santa Margherita e il drago di Tiziano era uno dei tanti quadri posseduti da Carlo I d’Inghilterra. La «galleria» di corte poteva vantare anche il Salvator Mundi di Leonardo Da Vinci, battuto all’asta dalla stessa Sotheby’s per la cifra record di 450 milioni di dollari.

 

Sfortunatamente per loro, gli eredi dell’idraulico di corte cedettero il quadro, che nei secoli ha cambiato diversi proprietari, più o meno illustri. Ora si aspetta l’esito dell’asta, per capire quale sarà il suo destino e se seguirà quello del quadro di Leonardo, acquistato da un principe saudita che lo vuole esporre al Louvre di Abu Dhabi.

 

Come spiega Sotheby’s, l’opera d’arte sarebbe stata dipinta da Tiziano Vecellio negli anni Sessanta del Sedicesimo secolo. Al centro del dipinto c’è la vergine di Antiochia che tenta di fuggire da un drago, brandendo una croce. Il proprietario attuale dell’olio su tela è un collezionista che ha scelto di rimanere anonimo. Ma è certo che presto riceverà un bonifico con molti zeri.

 

Sorgente: Il quadro di Tiziano usato per pagare l’idraulico di Carlo I d’Inghilterra va all’asta per 3 milioni di dollari – La Stampa