Forza Nuova offre tessera onoraria all’autista che non ha fatto salire a bordo i profughi – il Dolomiti
14 Marzo 2018Il coordinatore Veronesi :”Piena solidarietà”. E sui profughi: “Loro hanno il pieno diritto di alzare le mani e di essere violenti mentre noi, proprietari della nostra terra e delle nostre tradizioni, dobbiamo starcene zitti”
TRENTO. Il comportamento dell’autista di Trentino Trasporti Moreno Salvetti, accusato di non aver fatto salire sull’autobus un gruppo di profughi, è piaciuto un sacco a Forza Nuova. Il coordinatore provinciale del partito di estrema destra gli porge orgoglioso la tessera onoraria.
“Secondo alcuni – scrive Stefano Veronesi – Salvetti non avrebbe ottemperato all’obbligo di fermata nelle aree di sosta di Marco di Rovereto recando un danno ai cosiddetti ‘finti profughi’ che scappano da fantomatiche guerre, in condizioni estreme e di assoluta povertà, così assoluta da disporre in ogni caso di almeno 5 mila dollari per la loro ‘transumanza’ dall’Africa all’Italia“.
Sì, proprio ‘transumanza’ dicono, degradando le persone a bestie, a greggi che pascolano, vacche, pecore, capre. Animali che non hanno il diritto di salire sull’autobus.
“Loro – affermano riferendosi ai migranti – hanno il pieno diritto di alzare le mani e di essere violenti mentre noi, proprietari della nostra terra e delle
nostre tradizioni, dobbiamo starcene zitti subendo la loro arroganza, la loro prepotenza e la loro inesorabile invasione”.
“Ribadiamo la nostra piena solidarietà all’autista di Trentino Trasporti, uno dei tanti lavoratori che ogni giorno portano egregiamente a termine il loro lavoro al prezzo di non pochi pericoli e non pochi sacrifici legati a turni massacranti e alla gestione dello stress da traffico e da passeggeri”.
“Per questo – conclude il coordinatore Veronesi – siamo a offrire la tessera ad honorem di Forza Nuova per tutti gli attacchi, personali e mediatici, che ancora oggi deve farsi carico Moreno Salvetti, mentre gli immigrati che delinquono spesso se la cavano con un nulla di fatto“.
Un bel gesto, la stessa solidarietà che Forza Nuova ha espresso a Luca Traini, quello che a Macerata ha fatto il tiro a segno sparando contro i migranti, rischiando di fare una vera e propria strage. Ora c’è da capire se Salvetti vuole accettarla, se intende assecondare lo spasmodico desiderio di Forza Nuova di ‘reclutare’ tra le sue fila i migliori elementi della Nazione.
Se non volesse potrebbe fare un pensierino anche a Civica Trentina, perché anche Rodolfo Borga solidarizza. E attacca: “Il linciaggio mediatico cui è stato sottoposto l’autista di Trentino Trasporti, accusato di aver intenzionalmente saltato una fermata a causa della presenza di richiedenti silo, pare francamente inaccettabile“.
“Il procedimento disciplinare è appena stato avviato e le sue argomentazioni non sono state neppure lette, e già l’autista è stato condannato ed esposto alla gogna mediatica. E il Presidente di Trentino Trasporti, già candidato nelle liste del PD alle scorse elezioni provinciali, non ha perso un solo secondo per chiedere personalmente scusa ai richiedenti asilo“.
Una gentilezza che a Borga non è piaciuta. “Le regole, che in ogni Paese civile garantiscono ad ogni accusato il diritto a non vedersi condannato senza che gli sia data la possibilità di difendersi, valgano per tutti, fuorché per l’autista in questione”.
Una strenua difesa fatta in punta di diritto: “È del tutto evidente che se effettivamente le contestazioni fossero confermate, ci troveremmo di fronte a un comportamento censurabile e perseguibile sotto il profilo disciplinare. Allo stato, però, non esiste prova alcuna che l’autista abbia intenzionalmente saltato la fermata per motivi che avrebbero a che fare con la provenienza delle persone in attesa dell’autobus”.
Per l’avvocato consigliere provinciale “neppure il filmato su cui il presidente Baggia dice di aver fondato al sua (personalissima) convinzione lo è. Perché non è in discussione il fatto materiale, ma le ragioni per cui ciò è avvenuto“.
“Quanto al fulmineo intervento del presidente di Trentino Trasporti – osserva Borga – ci limitiamo a rilevare come analoga tempestività non l’abbiamo mai riscontrata quando, come purtroppo sovente accade, autisti e controllori di Trentino Trasporti sono vittime di aggressioni verbali e fisiche”.