Regionali: Molise al voto. Chiamati alle urne in 330mila – Speciali – ANSA.it
21 Aprile 2018Il risvolto nazionale della sfida nella regione più piccola d’Italia
Seggi aperti domani, domenica 22 aprile, in Molise dalle 7 alle 23 per le elezioni regionali. Sono 331.253 gli elettori aventi diritto, 162.936 maschi e 168.317 femmine, di cui 78.361 residenti all’estero.
Il totale degli elettori in provincia di Campobasso è 237.014, 94.239 in quella di Isernia. Lo scrutinio inizierà subito dopo la chiusura delle operazioni di voto.
Le sezioni allestite nei 136 Comuni della regione sono 394. Tre le rilevazioni previste per l’affluenza alle urne: alle 12, alle 19 e alle 23. Tutte le informazioni sulla tornata elettorale saranno disponibili sul sito elezioni.regione.molise.it.
Per la prima volta la gestione della fase di scrutinio sarà coordinata dalla Regione in collaborazione con le Prefetture di Campobasso e Isernia. Tutto quanto occorre ai seggi elettorali, modulistica compresa, è stato realizzato e sarà gestito ‘in house’ dalla Regione grazie a un software ‘made in Molise’. Tutto informatizzato, dunque, anche per rendere accessibile l’andamento del voto da parte dei cittadini e degli addetti ai lavori. Appena una sezione chiuderà le operazioni di voto, i dati relativi ai candidati governatori, alle liste e alle preferenze dei singoli candidati al Consiglio regionale, verranno trasmessi ai Comuni e inseriti online.
La trasmissione non avverrà più attraverso fax o telefono, ma in maniera telematica e ogni Comune avrà una password per accedere al sistema attraverso il sito internet dedicato (elezioni.regione.molise.it), realizzato da Molise Dati. Il Centro elaborazione dati è allestito a Palazzo Vitale, a Campobasso, mentre la sala stampa, e questa è un’altra novità, è stata predisposta alla ex Gil di Campobasso, non più nelle Prefetture. La sala stampa sarà aperta domani dalle 9 e lo resterà fino al tardo pomeriggio di lunedì 23 aprile.
Si riparte dal risultato del 4 marzo: ossia dal cappotto del M5S con il 44,79% e tutti i seggi conquistati, col centrodestra al 29,81% e il centrosinistra al 18,1% (e Leu, da sola, al 3,7%).
Intorno al candidato del centrodestra Donato Toma, commercialista in quota Forza Italia, lo scontro interno è tra Fi che parte dal 18% e la Lega che riparte dall’8,67% conquistato raccogliendo soprattutto gli ex voti di An. Matteo Salvini sembra ormai di casa in Molise ed è evidente che qui ha lanciato un’opa su Fi, sperando di fare il pieno dei voti e superarla.
Molto attivi sul territorio i leghisti calati da Roma chiamati da Salvini, in considerazione del fatto che nei grandi centri, ossia Campobasso, Termoli, Venafro, Isernia, Larino, dove si concentra il 50% della popolazione, sembra essere in vantaggio il voto grillino, più d’opinione, mentre nella campagna profonda il centrodestra tradizionalmente raccoglie più consensi. Ecco perché i vari deputati e senatori della Lega stanno facendo campagna elettorale tra Guardialfiera, Matrice, Longano, Portocannone. Più i mercati rionali tra Venafro o Campobasso.
Le speranze elettorali degli schieramenti si incrociano con le vicende romane e governative: anche Luigi Di Maio si sta spendendo tantissimo in questa campagna elettorale molisana e nelle scorse settimane ha battuto la regione in lungo e in largo, confrontandosi con varie categorie economiche, specie sulla più dinamica costa adriatica a sostegno del candidato M5s Andrea Greco. Corre di rimessa Carlo Veneziale, assessore Pd, appoggiato anche da Leu. Il Pd il 4 marzo ha preso il 15%, ma anche in casa dem guardano con attenzione alla diversa lettura tra grossi centri e piccoli paesi: anche nel 2011 quando il candidato dem Frattura perse di poco, il centrosinistra vinse nei centri urbani e perse tra le campagne. Frattura ha poi rivinto nel 2013 le elezioni ma non è stato ricandidato per questa tornata.
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