Migranti, mille persone al largo della Libia. Salvini: “Porti chiusi a Ong, intervenga Tripoli” – Rai News
24 Giugno 2018 0 Di ken sharo
La Ong spagnola Proactiva Open Arms, lancia l’allarme e critica la Guardia Costiera italiana. “Più grande respingimento della storia”. Il ministro dell’Interno replica: “Porti italiani sono e saranno chiusi a chi aiuta i trafficanti di esseri umani”
24 giugno 2018 Sono circa mille i migranti su diverse imbarcazioni nei cui confronti sono in atto delle operazioni di soccorso al largo della Libia. Lo rende noto la Ong spagnola Proactiva Open Arms, la cui nave si trova in zona. “1000 persone alla deriva. Ricominciano i salvataggi”, scrive su Twitter la Ong. E non tarda ad arrivare la risposta di Matteo Salvini, ministro dell’Interno e vicepremier: “1.000 immigrati sui barconi davanti alla Libia? Lasciamo che le Autorità libiche facciano il loro lavoro di salvataggio, recupero e ritorno in patria, come stanno ben facendo da tempo, senza che le navi delle voraci Ong disturbino o facciano danni. Sappiano comunque questi signori che i porti italiani sono e saranno chiusi a chi aiuta i trafficanti di esseri umani”. Il ministro adotta dunque lo stesso metodo usato nel caso della Lifeline, la nave della Ong tedesca da giorni in attesa di un porto europeo che voglia accogliere il suo carico umano di oltre 200 migranti salvati da un naufragio al largo della Libia. La Ong in un tweet rivolto a Salvini ha scritto: “Non abbiamo a bordo carne ma esseri umani” .Dunque, il botta e risposta su quanto sta accadendo nel Mediterraneo continua. E continua a distanza anche con la Guardia Costiera Italiana, dopo la nota diramata che chiede alle navi di chiamare la Libia per quel che riguarda i soccorsi in area Sar. Scrive infatti la Ong: “Alle 12.40 abbiamo risposto alle 7 chiamate della Guardia costiera di Roma rivolte a tutte le navi per il salvataggio in acque internazionali di 1.000 persone alla deriva. Risposta: ‘Non abbiamo bisogno del vostro aiuto'”. È quanto scrive su Twitter la Ong spagnola Proativa Open Arms, la cui nave si trova a 65 miglia da dove è segnalata l’emergenza. E, sempre via Twitter, la Ong ha scritto ancora: “Circa 1.000 persone alla deriva. MRCC (la Guardia costiera – ndr) Roma lancia un avviso a tutte le imbarcazioni della zona e quando chiediamo istruzioni, ci rispondono: ‘Non siete necessari’. Se non vogliono barche che vadano in soccorso, cosa vogliono?”. Fonti della Guardia costiera, pur senza replicare alle affermazioni della Ong, sottolineano che a tutte le navi in transito è stata data la stessa indicazione e ciò, come previsto dalle convenzioni internazionali, di rivolgersi alla Guardia costiera libica poiché le imbarcazioni in difficoltà si trovano in acque di ricerca e soccorso della Libia. Le autorità di Tripoli, poi, hanno effettivamente assunto il coordinamento. Ma la Ong ha ribattutto ancora: La Guardia costiera di “Roma passa tutti i casi in acque internazionali alla ‘guardia costiera libica’. Assisteremo al più grande respingimento della storia del Mediterraneo, eseguito con la forza e contro la volontà delle persone. Troveranno presto altre vie di fuga via terra”.
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