Migranti, l’Open Arms in Spagna: “Josefa è al sicuro, ora denunciamo i libici e l’Italia” – Repubblica.it
21 Luglio 2018 0 Di luna_rossaLa nave della ong Pro Activa con a bordo la donna camerunense salvata in mare e i due cadaveri recuperati al largo della Libia è a Palma di Maiorca: “Un esposto contro i governi dei due paesi per omicidio colposo”
La nave Open Arms è entrata nel porto di Palma di Maiorca. L’imbarcazione della Ong Proactiva che nei giorni scorsi ha recuperato i cadaveri di una donna e di un bambino al largo della Libia e salvato Josefa, la donna di origini camerunensi rimasta per due giorni in mare tra i resti di un gommone, ha concluso la sua lunga navigazione dopo le polemiche con la Guardia costiera libica e il governo italiano e il rifiuto di attraccare a Catania.
GUARDA LA NAVE CHE ENTRA IN PORTO
“Dopo quattro giorni di navigazione – ha scritto il fondatore della Ong Oscar Camps sul suo account Twitter – la nave entra finalmente nel porto sicuro di Palma di Maiorca. Ora denunceremo la Libia e l’Italia per omicidio colposo”. Nei giorni scorsi il patron della Proactiva aveva risposto polemicamente a un post scritto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini su Facebook: “Perché vanno in Spagna, hanno qualcosa da nascondere?” aveva ipotizzato il leader leghista. Secca la replica di Camps: “Andiamo in Spagna perché dopo aver messo in discussione il nostro comportamento e aver definito una fake news il fatto che i libici avessero abbandonato in mare una donna e il suo bambino, l’Italia non è per noi un porto sicuro”.
“Non è stata una navigazione di piacere, anche per la presenza a bordo dei deceduti, ma il mare per fortuna è stato tranquillo” ha detto all’arrivo Riccardo Gatti, portavoce di Proactiva Open Arms, aggiungendo che alle 12.30 è prevista una conferenza stampa.Gatti, che è anche capitano della Astral, ha spiegato che dopo lo sbarco le autorità spagnole hanno preso in carico Josefa che “è stata ricoverata in ospedale e sarà protetta in quanto testimone oculare del naufragio”. La donna, a quanto ha riferito Gatti, “si sta lentamente riprendendo dal punto di vista fisico”, mentre non si può quantificare quanto tempo servirà a superare lo shock psicologico.
“Josefa ancora non cammina – ha continuato il comandante – ma ieri ha mangiato per la prima volta da sola, senza che la imboccassimo”. Inoltre, “ha iniziato anche a parlare a voce più alta e a riprendere la mobilità degli arti inferiori”, di cui aveva perso la sensibilità a causa dell’ipotermia e dell’inalazione di benzina e di acqua di mare, ha concluso Gatti.