Francia-Italia, Parigi: “Battute e attacchi a Macron non vi hanno evitato la recessione”
9 Febbraio 2019
La tensione tra Parigi e Roma dopo le polemiche delle ultime settimane (dal caso Battisti, all’incontro del M5s con i gilet gialli, dalla Libia al “franco delle colonie”, all’immigrazione) ha portato al richiamo dell’ambasciatore di Francia in Italia. Ma oggi il portavoce del governo francese, Benjamin Griveaux, ai microfoni di Europe 1 precisa che la decisione “non è permanente, tuttavia era importante dare un segnale”. Le “battute” di Luigi Di Maio e Matteo Salvini sulla Francia “non hanno evitato all’Italia di entrare in recessione”, aggiunge poi Griveaux, il quale chiarisce che la miccia dell’escalation tra i due Paesi è stata scatenata dall’arrivo di Di Maio in Francia per incontrare i gilet gialli. “Cortesia istituzionale vuole che si avverta il governo” locale, quando si va in un Paese vicino, precisa. Quanto a eventuale responsabilità di Parigi, Griveaux afferma che dal presidente francese, Emmanuel Macron, non è mai arrivato un “attacco frontale”.Griveaux rilancia anche il paragone tra i populisti e la lebbra già utilizzato dalla Francia l’estate scorsa: “Se si vuol fare indietreggiare la lebbra nazionalista, se si vuole fare indietreggiare i populisti, se si vuol fare indietreggiare la sfida all’Europa, il modo migliore è di comportarsi bene con i propri partner”.Di rincalzo la ministra francese per gli Affari europei, Nathalie Loiseau, aggiunge: “Non si tratta di drammatizzare, si tratta di dire che la ricreazione è finita”.E mentre il presidente Mattarella invita il governo italiano alla responsabilità, la Francia cambia idea anche sui migranti della Sea Watch, facendo sapere al Viminale che “prenderà solo persone che hanno bisogno di protezione e non migranti economici”.Quella tra Italia e Francia è “una crisi senza precedenti, un caso clamoroso che viene da lontano. Da questo scontro l’Italia ha solo da perdere”, commenta l’ex premier Enrico Letta intervenendo a ’24 mattino’ su Radio24.”Lega e M5S – spiega – fanno a gara a cercare dei nemici per distogliere dai problemi economici”.Intanto Di Maio rivendica la mossa sui gilet gialli e ne spiega le ragioni anche in una lettera pubblicata sul sito di Le Monde. Intervistato dal quotidiano ‘Il Gazzettino’, afferma di non pentirsi: “Il mio incontro è pienamente legittimo, rivendico il diritto di dialogare con altre forze politiche che rappresentano il popolo francese. Sono europeista. Ed essere in un’Europa senza confini, significa libertà anche per i rapporti politici non solo per lo spostamento delle merci e delle persone”. E conclude: “Il nostro rapporto di amicizia con il popolo francese non è in discussione”.E il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli ribadisce a margine dell’inaugurazione dello smontaggio del ponte Morandi: “Non c’è nessun tipo di scontro con la Francia”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, precisando che “è un popolo amico”. “La Francia commise un grave errore nel 2011 e ne stiamo pagando le conseguenze noi italiani principalmente”, probabilmente riferendosi all’invasione della Libia. “E’ un peccato che non chiedano scusa”.”Sono cose non devono capitare, sono cose che fanno male. Io sono amico della Francia, ho studiato anche alla Sorbona, sono addolorato anche personalmente”, commenta Silvio Berlusconi, ritirando fuori questa sua presunta frequentazione dell’Università parigina, in verità ammantata di mistero. E aggiunge che “per colpa di Di Maio” il suo gruppo “ier ha perso più di 100 milioni in Borsa”.
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