“Mi hanno avvelenata”, morta Imane Fadil

15 Marzo 2019 0 Di ken sharo

“Mi hanno avvelenata”. Sono queste le parole che Imane Fadil, testimone chiave dei processi Ruby che vedono tra gli imputati l’ex premier Silvio Berlusconi, avrebbe rivolto al telefono sia al fratello che all’avvocato durante il lungo ricovero all’ospedale Humanitas di Milano. Una permanenza iniziata il 29 gennaio e che si è conclusa il primo marzo con la morte della giovane modella marocchina. Ancora da accertare le cause del decesso. Sulla vicenda indaga per omicidio la procura di Milano. “ANOMALIE NELLA CARTELLA” – Nella cartella clinica di Fadil ci sono “più anomalie” e per capire la causa esatta della morte “è stata disposta l’autopsia, che dovrebbe essere seguita a breve” spiega il procuratore capo di Milano Francesco Greco. La procura ha saputo della sua morte “solo la scorsa settimana”, rivela il procuratore, quando il difensore della modella si è rivolto alla magistratura che indaga per omicidio volontario.

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