Terremoto a Norcia di 4.1, gente in strada a Perugia ed Amatrice. Incubo sfollati: «Storia senza fine»

1 Settembre 2019 0 Di Luna Rossa

Terremoto in Umbria, paura nella notte a Norcia per una scossa di magnitudo 4.1 alle 2.02 a profondità di soli otto chilometri. Il sisma è stato seguito da molte repliche meno intense. Allarme tra la popolazione in Umbria (in particolare nelle province di Perugia e Terni), Lazio e Abruzzo. Grande ansia soprattutto tra i turisti, non abituati a una serie così lunga di scosse: tra le 2.02, quando si è verificata la scossa più forte di 4.1, e le ore 4.28, nel sottosuolo della cittadina umbra la terra ha tremato ben 38 volte.Tra i centri più vicini all’epicentro anche Accumoli e Amatrice. Sui social network testimonianze di cittadini che hanno sentito la scossa sino a Pescara e Viterbo. Il sisma è stato avvertito debolmente anche nei quartieri settentrionali di Roma.

Il sisma è stato seguito dopo pochi minuti da tre repliche di magnitudo tra 2 e 3.2 e poi da tantissime meno intense (magnitudo tra 0.5 e 1.9). Il terremoto di Norcia era stato preceduto, poche ore prima, da tre scosse di magnitudo compresa tra 2.8 e 2 con epicentro invece vicino Trevi (Perugia). La terra da queste parti non smette mai di tremare, nell’ultimo anno (365 giorni) si sono registrate ben 1224 scosse con epicentro a Norcia (una media di 3,3 al giorno) ma mai così forti come quelle di stanotte: l’ultima di magnitudo superiore a 3.0 era stata registrata il 26 dicembre 2017 (3.1), mentre per trovare un terremoto di almeno 4.0 bisogna tornare indietro di quasi tre anni (esattamente al primo novembre 2016).

Gente in strada. Gente in strada ad Amatrice, Accumoli e Cittareale, alcuni dei comuni del Reatino colpiti dal sisma dell’agosto 2016, in seguito alla forte scossa di magnitudo 4.1 registrata a Norcia (Perugia) alle 2.02 di questa notte insieme ad alcune repliche. Al momento i Vigili del fuoco non segnalano danni nei comuni reatini già segnati dal sisma di tre anni fa.

Incubo sfollati. «Una storia senza fine, a livello psicologico queste scosse ci devastano»: è il commento di Gianni Coccia, agricoltore e animatore della comunità di Castelluccio di Norcia dopo il nuovo terremoto. «Eravamo da poco andati a dormire quando la terra ha di nuovo tremato – ha raccontato – e ti torna in mente tutto quello che hai vissuto in questi ultimi tre anni e ti chiedi: ma chi me lo fa fare di continuare a restare qui? La risposta la trovi nell’amore per la propria terra, ma non so quanto sia ancora giusto insistere». Chi ha trascorso una notte difficile è anche Catia Ulivucci, commerciante nursina. «Anche se viviamo in una casetta prefabbricata e sicura – ha detto – la paura non ti abbandona mai in questi casi e poi pensi al tuo lavoro e al futuro e la preoccupazione ti assale». «Il mio pensiero è andato alla casa lesionata dai terremoti del 2016 ma ancora in piedi, come ho avvertito la scossa ho pensato se ancora fosse restata in piedi, fortunatamente lo è ancora», ha raccontato Giancarlo Rosati da dentro la sua casetta Sae.

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